Sugli schermi d’America

L’mmagine diventa nera, bloccando la trasmissione precedente.

Le immagini iniziano a mostrare un palcoscenico televisivo incredibilmente elaborato, mentre una donna stupenda in abito da sera ancheggia sinuosamente per presentarsi di fronte al pubblico in prima fila. Anche se il suo volto è mortalmente serio e privo di espressione, annuncia carica di entusiasmo:

-Ladies and gentlemen, per la prima volta sugli schermi di Murder TV… Arrrrrrrcade!!!

Un uomo dai capelli rossi con un doppiopetto bianco disumanamente pacchiano sale sul palcoscenico, e la platea scatta subito in una standing ovation. La telecamera inquadra rapidamente il pubblico, composto unicamente da super-eroi e super-criminali.

-Grazie e benvenuti all’inaugurazione di Murder TV! Mi dispiace di aver interrotto la vostra inutile routine quotidiana sostituendo i vostri programmi preferiti. E’ per colpa di poltroni come voi che Mondo Assassino, il più famoso parco giochi assassino dell’East Coast, è andato in fallimento.

-Credevo fosse perché non uccidendo neanche un solo super-eroe negli ultimi dieci anni hai mandato all’aria la tua reputazione e nessuno vuole più ingaggiarti – lo critica la valletta, suscitando una risata forzata da parte di Arcade.

-Ahahah! A-ehm. Un bell’applauso per la splendida Miss Locke!

Il pubblico applaude di nuovo, ed Arcade preme un pulsante nascosto all’interno della giacca. Miss Locke è costretta a sorridere, anche se il suo ghigno forzato sembra più un rigor mortis.

Sul palcoscenico si apre una botola, da cui sale in superficie una sedia elettrica a cui è stata legata un’adolescente bionda con una M tatuata sull’occhio destro. Dietro di lei, sette schermi giganti escono dal pavimento per mostrare sette alunni della Scuola Xavier.

-Sette giovani mutanti rischieranno la vita per il vostro intrattenimento, e sarete voi telespettatori a decidere chi morirà! Chiamate il numero in sovraimpressione o visitate il sito www.whowantstokillanxman.com e votate!

-Non cercate di interrompere questa trasmissione o di fare irruzione nei nostri studi, altrimenti la nostra ospite speciale Layla Miller farà una brutta fine – spiega Miss Locke, scompigliando i capelli della giovane mutante.

La sedia elettrica si accende, e mentre Layla si contorce per il dolore Arcade annuncia:

-Sigla!

 

 

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#7

un format di Fabio Furlanetto

Arcade Productions Presenta

Chi vuole uccidere un X-Man?

Creato da

Arcade

Diretto da

Arcade

Presentato da

Arcade

Musiche

Arcade

Effetti speciali

Arcade

Con la partecipazione straordinaria di

Concorrenti:

Ms. Locke

Noriko Ashida (Surge)

Layla Miller

Cessily Kincaid (Mercury)

Abigail Boylen (Cloud-9)

Sooraya Qadir (Dust)

 

Julian Keller (Satiro)

 

Santo Vaccarro (Rockslide)

Kevin Ford (Wither)

Produttore esecutivo: Arcade

 

Studio 1

Conclusa la sigla, le immagini mostrano i sette studenti riprendere i sensi e rialzarsi in piedi. Le scritte in sovraimpressione indicano nome, poteri e numero da chiamare per poterli eliminare.

-Dove diavolo siamo? – chiede Mercury.

-Se questa è l’idea del professor Summers di un compito in classe a sorpresa gliela faccio pagare cara – si lamenta Satiro.

In tutta risposta, lo schermo gigante alle spalle degli studenti si accende all’improvviso illuminando l’intera stanza. Il volto gigantesco di Arcade, con il suo sorriso a trentadue denti, si rivolge sia a loro che agli spettatori.

-Benvenuti alla prima puntata di “Chi vuole uccidere un X-Man?”, ragazzi e ragazze! Le regole sono semplici: sopravvivete ai quattro round e alla supersfida finale, senza farvi votare dal pubblico, e vincerete un viaggio per due persone a Mondo Assassino! Ai perdenti nessun premio di consolazione, solo la morte. Domande?

-Che cosa hai fatto ai professori? – chiede Surge con tono di sfida.

-Ah, temo che non abbiate fatto attenzione alla sigla di testa! Siete stati narcotizzati e rapiti alla Scuola, ed i vostri insegnanti possono solo seguirvi in televisione… insieme agli spettatori di 48 stati!

-Come ha fatto questo sfigato ad introdursi nella Scuola?

-Aspetta, come facciamo ad essere tutti quanti in costume? Eravamo in abiti civili, giusto? – chiede Mercury.

-Ci tengo a precisare ai nostri telespettatori (e ai miei sponsor) che è stata Miss Locke ad occuparsi del cambio costume delle ragazze e che l’evento non è stato filmato. Bene, ora che abbiamo finito le presentazioni, è il momento del Primo Round! Subito dopo il nostro sponsor.

 

Armi laser. Jetpack. Carri armati volanti. Ci sono cose che il denaro non può comprare, a meno che non lo diate alle Avanzate Idee Meccaniche.

Avanzate Idee Meccaniche. Conquistate il mondo con un’idea alla volta.

 

Studio 1

Lo schermo torna ad inquadrare lo studio, completamente deserto ed asettico se non fosse per le luci stroboscopiche.

-Omiodio. Siamo in televisione – si preoccupa Cloud-9.

-Non preoccuparti, sono sicuro che ti elimineranno per prima – le risponde Satiro.

La voce di Arcade torna a rimbombare nella stanza, mentre una delle due pareti si solleva lentamente per aumentare l’effetto scenico.

-A destra gli Young X-Men, prossima generazione di eroi mutanti. A sinistra gli X-Men originali: Ciclope, Bestia, Angelo, Uomo Ghiaccio e Marvel Girl; per rendere lo scontro più equo, la partecipazione straordinaria delle due reclute successive: Havok e Polaris. PRIMO ROUND. COMBATTETE!

 

Ciclope è il primo ad attaccare, scatenando un raggio ottico che getta scompiglio tra gli studenti che devono separarsi per mettersi al sicuro.

Rockslide è l’unico a non cercare di scappare, preferendo prendersi in pieno petto una scarica di Havok. Se si trattasse dell’originale e non di una copia robotica si ritroverebbe con un buco al posto del petto, invece riesce a camminare verso l’avversario.

-Che figata, la nostra prima battaglia in diretta televisiva!

Surge è invece più professionale: ha attirato l’attenzione di Ciclope, che la sta seguendo con il raggio oculare incidendo una scia di distruzione sulle pareti. Solo usando il suo potere elettrico per muoversi a super-velocità riesce ad evitarlo.

-Rockslideattentoseisullamiastrada – cerca di avvertire il compagno.

-Eh?

Surge si abbassa scivolando tra le gambe del gigante di pietra, colpito in pieno dal raggio di Ciclope. Non solo Rockslide riesce a resistere, ma il raggio rimbalza fino a colpire in pieno la testa di Havok. A differenza dell’originale il robot non è immune dal potere del fratello, ed il raggio rosso lo trapassa da parte a parte.

-Bel trucco! Adesso tocca a me: Megaton Punch!

Il pugno di Rockslide si stacca dal braccio, per volare verso Ciclope…che lo fa a pezzi con un raggio solo, prima di essere fulminato alle spalle da Surge.

-Due a zero per noi. Bell’assist, Rockslide, ma piantiamola con i nomi degli attacchi d’accordo?

-Sei solo invidiosa perché non ti sono venuti in mente nomi per i tuoi attacchi.

 

Mentre Surge e Rockslide si occupano dei due fratelli, Marvel Girl ed Angelo si dirigono verso Satiro e Cloud-9.

-Non poteva dare a Marvel Girl il costume con la minigonna? – si lamenta Satiro.

-Guarda che mrs Summers avrà il doppio della tua età – risponde Cloud-9, generando uno strato di nuvole per intrappolare Angelo. Il mutante alato non ha certo problemi a volare in queste condizioni, ma Cloud-9 aumenta la densità delle nuvole fino a renderle troppo pesanti.

Satiro non sembra fare troppo caso al robot alato che si schianta a terra a meno di un metro di distanza. Incrocia le braccia e continua a fissare Marvel Girl, la cui maschera non riesce a nascondere il grande sforzo che sta sostenendo.

-Beh, hai intenzione di startene lì e guardarla o basta?

-In realtà la sto spaccando a metà telecineticamente. Vedi che fatica fa solo per stare in piedi? Non mi sorprenderei se da un secondo all’altro…

La testa di Marvel Girl esplode, ed il resto del corpo barcolla brevemente prima di crollare.

-Come volevasi dimostrare – si vanta Satiro, rimettendosi in sesto i capelli e sorridendo alla telecamera.

 

Wither ha cercato di sfuggire alla Bestia, senza successo: la versione giovanile del suo insegnante è molto più agile di una persona normale. Il robot scatta in avanti cercando di strangolare Wither, che riesce ad afferrare i polsi dell’aggressore.

Non si aspetta di poter sopravvivere, ma la pelle della Bestia inizia a crepare fino a ridursi in cenere in pochi secondi rivelando il proprio interno robotico. Il materiale sintetico usato da Arcade per replicare la pelle umana è evidentemente abbastanza simile al materiale organico perché il suo potere funzioni.

Wither si libera del cadavere robotico, e la sua attenzione è attirata dalla copia di Polaris che sta trattenendo Mercury in una prigione magnetica sospesa a mezz’aria.

Senza dire nulla Wither si avvicina silenziosamente, toccando le spalle lasciate scoperte dal costume di Polaris.

Polaris si volta verso il mutante: il campo magnetico che la protegge ha bloccato il potere di Wither. Scaglia magneticamente Mercury verso di lui, sicura di ucciderlo nello schianto.

-Kevin! Chiudi gli occhi! – lo avvisa Mercury, diminuendo rapidamente la propria densità fino a quella dell’acqua. Wither è investito da una ventina di chili di mercurio in stato liquido, frastornato dall’esperienza ma illeso.

Mercury ricostruisce la propria forma umanoide, trasformando un braccio in una lama acuminata e trafiggendo Polaris al cuore. Quando si è assicurata che il robot non sia più una minaccia, si rivolge al compagno di classe:

-Tutto bene? La mia forma liquida non è tossica, ma no ho mai…

-Mi hai…mi hai toccato. Mi hai toccato e sei ancora viva!

-Hey, piccioncini!

Ad attirare l’attenzione dei due è stato l’Uomo Ghiaccio, con la voce di Arcade. Si trova di fianco a Dust, intrappolata in un blocco solido di ghiaccio.

-Che ne dite di baciarvi in diretta adesso? Fareste salire gli indici di ascolto!

Il blocco di ghiaccio si spacca, e se non fosse per il potere telecinetico di Satiro le scaglie colpirebbero gli altri studenti. Un vortice di sabbia avvolge l’Uomo Ghiaccio, aumentando sempre di più la propria velocità.

Quando Dust riprende la propria forma corporea, del robot sono rimasti solamente pochi rottami sparsi a terra e parecchia polvere metallica nell’aria.

-Primo Round. Arcade zero, X-Men uno.

 

Palcoscenico

L’inquadratura si sofferma prima sul pubblico che sta applaudendo, per poi seguire Arcade mentre si avvicina a Layla Miller.

-Stop al televoto, cari spettatori! Mentre aspettiamo di conoscere chi volete uccidere degli X-Men, approfittiamone per conoscere un po’ la nostra ospite.

Miss Locke rimuove con uno strattone deciso il nastro adesivo che impediva alla giovane mutante di parlare, per poter rispondere con le domande di Arcade.

-Sei in diretta nazionale, ragazza. Presentati e saluta il nostro pubblico a casa!

-Sono Layla Miller. Và all’inferno.

-Ottima scelta negli ospiti, Arcade – lo punzecchia Miss Locke.

-Come hai fatto a trovarmi, Arcade? Non avevo questo aspetto fino a pochi giorni fa.

-Abbiamo degli amici in comune. Amici che mi pagano un sacco per ucciderti, quindi il miglior tipo di amici possibile.

-I Guardiani. Quindi questa è una delle loro basi abbandonate. Cercate nel hmmpf – mormora Layla, zittita nuovamente dal nastro adesivo.

-Layla Miller, signori e signore! Sa troppe cose. Qual è il risultato delle votazioni, Miss Locke?

-Rockslide è il più votato.

-Non puoi metterci un po’ più di entusiasmo!?

-Siamo già in ritardo sulla scaletta.

-Ma non puoi dare il risultato così…ci vuole un minimo di pathos, di interpretazione!

-Abbiamo un pubblico di adolescenti ed hanno votato il più brutto.

-Ecco visto, che ci vuole? Procediamo con il Secondo Round!

 

Studio 1

Una botola si spalanca sotto i piedi di Rockslide, che precipita prima che i suoi compagni di squadra possano fare nulla per impedirlo. Satiro cerca di aprire telecineticamente la botola, ma è distratto dal nuovo messaggio di Arcade:

-La roccia degli Young X-Men è stata eliminata dal pubblico. Riusciranno a sopravvivere allo scontro con i Nuovi, Totalmente Differenti X-Men? Secondo me no, ma sarà divertente guardarli. SECONDO ROUND. COMBATTETE!

 

Tutti gli studenti sono all’erta, pronti a combattere qualunque cosa esca dalla parete che si è sollevata un’altra volta. Non sono pronti alla nuvola di zolfo che ricopre Dust, avvolta dalle braccia e dalla coda di Nightcrawler.

L’originale non avrebbe commesso un errore così madornale: Dust si trasforma istintivamente in una tempesta di sabbia vivente, riducendo il robot in un ammasso di rottami il cui rivestimento esterno è stato raschiato a dovere dalla sabbia.

Nel frattempo altri cinque X-Men dei tempi andati si sono uniti alla mischia, ed è Tempesta a prendere di mira il vortice che poco prima era Dust.

Cloud-9 interviene cercando di strappare il controllo al robot, lanciando le proprie nuvole all’interno del tornado che si sta generando.

Il vortice cresce sempre di più, fino a far tremare l’intero studio. Surge si ferma ad osservare la situazione prima che i robot rimasti si scelgano un avversario.

-Mercury, affronta Wolverine, i suoi artigli non possono ferirti! Satiro, scaglia Banshee in mezzo al vortice! Wither, prova a…

L’ombra di un uomo di metallo alto quasi due metri la zittisce. Surge scarica abbastanza elettricità da bruciare vivo qualsiasi essere umano, ma la forma metallica di Colosso è perfetttamente isolata. Gli basta colpirla con un dito per scagliarla a terra e farle perdere i sensi.

Il vortice è ormai completamente fuori controllo, e le pareti dello studio iniziano a collassare. Wither approfitta della distrazione per avvicinarsi a Thunderbird abbastanza rapidamente da toccarlo e distruggere il suo rivestimento protettivo.

Dopo aver gettato Banshee in mezzo al vortice, Satiro controlla telecineticamente le pareti e le usa come gigantesco schiacciamosche per ridurre a brandelli Colosso.

Mercury è l’ultima ad uscire trionfante: gli artigli di Wolverine non hanno danneggiato minimamente il suo corpo allo stato viscoso, ed è riuscita a distruggere il robot dall’interno.

Il mini-tornado cessa quando Dust ritorna ad essere umana, scossa ma completamente illesa. Cloud-9 invece si toglie di dosso la carcassa semidistrutta di Tempesta:

-Non avrei mai sognato di dirlo, ma voglio tornare a scuola.

-Dov’è finita Surge? – si domanda Mercury.

-Dove siamo finiti noi, più che altro – si preoccupa invece Satiro. Sono sempre all’interno di una stanza vuota ed asettica, anche se larga il doppio rispetto alla precedente.

-All’interno dello Studio 2, naturalmente! Gli affitti costano di questi tempi, sai, quindi abbiamo costruito lo Studio 1 all’interno dello Studio 2. Ma basta chiacchiere, è arrivato il momento di scoprire il risultato del televoto!

-Non ti è bastato rapire Surge? – protesta Dust.

-Ma che rapita, è stata lei a perdere! Così come a perdere con il nostro pubblico è stato Satiro. Bye-bye!

-Non mi freghi – risponde il telecineta, fluttuando a qualche centimetro dal suolo quando una botola si apre sotto i suoi piedi. Arcade era chiaramente preparato a questo, perché due tentacoli metallici lo afferrano per le gambe trascinandolo via.

 

Un nuovo megaschermo trasmette il volto di Arcade, accompagnato dalle statistiche dell’ultima votazione.

-Quattro concorrenti rimasti, e solo un maschio. Credo di avere un’idea abbastanza chiara del nostro pubblico! Quindi fate un bell’applauso alle prossime avversarie, le bellissime e letali x-girls: Shadowcat, Dazzler, Psylocke e Rogue! TERZO ROUND. COMBATTETE!

Arcade ha commesso per la seconda volta l’errore di annunciare i combattenti, quindi questa volta Cloud-9 solleva una coltre di nubi per impedire a Dazzler di accecarli. Evitare i raggi laser è più difficile, ma non impossibile perché le nuvole sono abbastanza dense da deviare a sufficienza i raggi e permettere a Mercury di avvicinarsi quanto basta per staccarle la testa.

-Cessily, riguardo quello che è successo prima… - attira la sua attenzione Wither.

-Kevin, ti sembra il momento!? Stiamo combattendo dei robot assassini!

La mano di Shadowcat passa attraverso il petto di Wither. Dovrebbe materializzarsi quanto basta per procurargli dolori allucinanti, ma qualcosa va storto: anche in questa forma il contatto con il mutante è letale, e questi androidi sono sufficientemente simili agli originali da mandare in tilt la macchina intangibile.

Wither non sembra aver fatto minimamente caso all’accaduto, facendo solo un passo in avanti per perdere il contatto con Shadowcat.

-Ti va di uscire con me?

-…

-Giuro che non è solo perché il mio potere non ha effetto su di te. Ma finora non ho mai trovato il coraggio di chiedertelo.

-Robot in arrivo!!! – li avvisa Cloud-9; Mercury e Wither si gettano a terra, evitando l’ammasso di rottami che fino a poco tempo prima era Rogue.

-Avete visto che forza!? Siamo state grandi! – esulta Cloud-9, porgendo a Dust il palmo della mano per farsi battere il cinque.

Dust non contraccambia l’esultazione, e per fortuna Cloud-9 non sa che la sua parte d’azione non è stata nemmeno inquadrata dalle telecamere.

-Dov’è Psylocke? – si chiede Dust.

-Non lo so. Ma in effetti la donna con il mantello viola è sparita.

-Era quella Psylocke. I robot di Arcade possono imitare in qualche modo la telepatia?

-Forse è invisibile – ipotizza Cloud-9, generando una fitta nebbia attorno a sé. La silhouette di una donna si avvicina a Dust, afferrandole la testa ed iniziando a generare un impulso sonico ad altra frequenza…l’equivalente tecnologico di un colpo psichico.

Mercury la disabilita infilzandone la testa con una lama, ma per Dust è troppo tardi: una botola la inghiotte facendola sparire in meno di un secondo.

I tre studenti ancora in gara si avvicinano tra loro, pronti per rispondere alla prossima sorpresa di Arcade. Le telecamere si soffermano su Wither e Mercury che si stanno tenendo per mano.

-Uhm, non è che per caso abbiamo vinto? – si domanda Cloud-9.

 

Schermo nero. Statica. L’immagine di un Arcade sorridente, su cui inizia a parlare una voce pre-registrata.

-Al momento abbiamo qualche problema tecnico. Ci scusiamo per il disagio. Vi ricordiamo che se cambiate canale cento chili di esplosivo ad alto potenziale faranno saltare per aria una città a caso. Sorpresa! Al momento abbiamo qualche problema tecnico. Ci scusiamo per il disagio. Vi ricordiamo che se cambiate canale cento chili di esplosivo ad alto potenziale faranno saltare per aria una città a caso. Sorpresa!

 

Palcoscenico

Dopo quasi cinque minuti la trasmissione riprende. Arcade è di nuovo sul palco; la giacca è un po’ arruffata e sporca, ma il sorriso è sempre impeccabile.

-Rieccoci alla prima puntata di “Chi vuole uccidere un X-Man?”! Scusate l’interruzione, ma alcuni mutanti che si erano persi la mia spiegazione iniziale hanno cercato di fare irruzione negli studi. Il bello della diretta, vero Miss Locke?

La valletta cerca di sorridere, anche se metà del suo volto è stato fatto a pezzi rendendo visibili i sofisticati circuiti nascosti dalla pelle. Oltre a quella di Layla Miller ci sono adesso altre quattro siede elettriche.

-Certo Arcade. Il pubblico a casa purtroppo si è perso un bello spettacolo…ma ora presentiamo i nostri nuovi ospiti. La Bestia, uno degli X-Men originali. Havok, ex leader di X-Factor. Syrin, eroina di seconda generazione figlia di Banshee. E Forzuto, un vero fusto con poca fantasia nei nomi.

-Grazie, Miss Locke! Sfortunatamente, per colpa della loro interruzione, non siamo stati in grado di procedere con il televoto dopo l’ultimo scontro. Vediamo come se la stanno cavando i nostri concorrenti!

 

Studio 2

La scena successiva inquadra prima i danni causati alla scenografia da tutte le battaglie combattute finora, e poi i tre concorrenti che stanno cercando di scoprire una via d’uscita.

-La fine si sta avvicinando…ancora un round prima di arrivare alla supersfida finale!

Nel tentativo di far salire la tensione, nello studio si inizia a sentira una musica di sottofondo. La parete si solleva più lentamente del solito fino a rivelare i tre sfidanti robot successivi: Gambit, Jubilee e Wolverine.

-Hey, hai già usato Wolverine! – protesta Wither.

-Cosa vuoi farci, secondo gli indici di ascolto fa salire l’audience. QUARTO ROUND. COMBATTETE!

Mercury si dirige subito verso Wolverine, sperando di poter usare la stessa tattica del rounde precedente. Gambit e Jubilee sono di un’idea diversa, concentrando su di lei i propri attacchi nel tentativo di tenerla occupata.

Mercury riesce ad evitare le carte esplosive ed i fuochi d’artificio modificando costantemente la propria forma, ma la cosa la impegna a tal punto da non lasciarle il tempo di attaccare. Wither si lancia addosso a Gambit, che non può lanciare carte contro qualcuno che si è aggrappato alla sua schiena: a Wither basta invece sfiorarne il volto per dare inizio ad una reazione a catena che mette fuori uso il robot.

Quando alza lo sguardo dopo essere caduto assieme al robot, può vedere Jubilee pronta a colpirlo con una scarica a piena potenza di fuochi d’artificio. Può anche vedere tre artigli metallici perforare la testa di Jubilee, tagliando a metà il robot.

-Il ragazzo è già preso, cocca – dice Mercury, ritraendo gli artigli all’interno del braccio.

I due ragazzi si sorridono a vicenda senza che ci sia bisogno di dire nulla. Anche se lo facessero non sentirebbero niente, dato il frastuono di metallo che colpisce metallo che sta inondando lo studio.

Un Wolverine avvolto da una nuvola bianca si sta schiantando ripetutamente contro il soffitto, sempre più velocemente, fino a ridurre in brandelli la copia a cui mancano adamantio e fattore rigenerante.

-Ho sconfitto un Wolverine robot! Tutta da sola! – esulta la ragazza.

-Che spettacolo, gente! Peccato che da casa vogliate vedere come va a finire la sottotrama romantica. Cloud-9, sei stata eliminata!

Una botola inghiotte la ragazza, ed una potente turbina spinge qualsiasi nuvola stia generando nei sotterranei assieme a lei.

 

Mercury e Wither sono al centro dello Studio 2, i nervi tesi e pronti a qualunque cosa Arcade stia per scatenargli addosso.

Non si aspettano un numero musicale. La musica proviene da ogni direzione e si fa sempre più festiva.

Le quattro pareti dello studio cascano a terra, rivelando un corpo di ballo di robot assolutamente identiche a Miss Locke. Sono posizionate lungo due file che procedono fino ad una porta simile al volto sorridente di Arcade.

Cercando di nascondere la propria paura, Mercury e Wither seguono il percorso obbligato fino a raggiungere la porta. Una volta spalancata, devono per l’ennesima volta rimanere a bocca aperta per ciò che li aspetta.

 

Palcoscenico

I due ragazzi camminano tra le poltrone del pubblico, composto unicamente da copie robotiche di super-eroi e super-criminali. Arcade li sta aspettando sul palco.

-Questo è il momento che stavate tutti aspettando! Chi riuscirà a sopravvivere? Chi sarà…

-Dimmi perché non dovrei staccarti la testa, Arcade – lo minaccia Mercury, trasformando entrambe le braccia in lame acuminate ed avvicinandosi al presentatore.

Arcade fa segno di no con il dito, indicando poi Miss Locke. La valletta ha estratto una sega rotante dal polso, e la sta avvicinando pericolosamente alla gola di Layla Miller.

-Okay Arcade, stiamo al gioco. Quali sono le regole? – domanda Wither.

-Oh, è molto semplice. Se vincete la Supersfida Finale, siete liberi di andarvene. Se perdete, tutti i prigionieri e chi è stato eliminato moriranno.

A sottolineare le sue parole, altre due Miss Locke portano in scena gli studenti eliminati finora: sono tutti quanti bloccati all’interno di gabbie che ne annullano i poteri o ne impediscono la fuga.

-Dov’è il trucco? – chiede Mercury.

-Nessun trucco, davvero! Parola di boy scout.

-Perché non li uccidi e basta? – protesta Miss Locke.

-Come ho ucciso la Miss Locke originale perché non la smetteva di dirmi che cosa dovevo fare!?!? – scatta improvvisamente Arcade.

-Ti preferisco quando prendi le tue medicine. Vada per il gioco – si rassegna Miss Locke.

-Hmmph mmphff!!! – protesta la Bestia, che si sta agitando molto più di prima nella propria sedia elettrica. Arcade si ricompone rapidamente, avvicinandosi al prigioniero.

-Ma sì, abbiamo un po’ di tempo! Ha qualcosa da dire, dottor McCoy? – chiede Arcade, togliendo il bavaglio al mutante.

-Sì, copritevi le orecchie – risponde una voce femminile proveniente dalla bocca della Bestia.

Un urlo supersonico fa indietreggiare Arcade, e l’immagine della Bestia inizia a mostrare delle interferenze. L’urlo continua fino a quando i prigionieri non sono stati liberati; solo allora l’induttore di immagini si spegne rivelando Syrin.

Ora Arcade è accerchiato da sette studenti e quattro insegnanti. Loro sono circondati da almeno un centinaio di robot assassini. Arcade scoppia a ridere.

-Diamo inizio alle danze! – esulta premendo un pulsante sull’orologio.

L’ologramma dello studio televisivo svanisce. Il palcoscenico è in realtà l’interno di un gigantesco hangar militare, dove quattro Sentinelle si stanno attivando.

-SUPERSFIDA FINALE! CHI VUOLE UCCIDERE UN X-MAN?

 

L’azione che segue è degna del più spettacolare film d’azione, e le telecamere fanno fatica a renderne la complessità. Bestia e Forzuto si occupano dell’esercito di Miss Locke robotiche, il primo non restando fermo un attimo attirando così l’attenzione ed il secondo colpendo a destra e a manca sicuro di colpire qualcosa.

-Non so se fa bene alla mia immagine colpire donne in diretta televisiva, Hank.

-Anche se preferirei colpire Arcade credo che i ragazzi si siano meritati l’onore, Guido.

Havok e Syrin si stanno invece occupando delle copie robotiche di alleati e vecchi nemici: per quanti poteri possa duplicare la tecnologia di Arcade, nessuno di loro può resistere a lungo a scariche di plasma ed urli ipersonici.

-Questo lo chiamate insegnamento? – chiede Havok.

-Chiamiamolo un corso accelerato.

-Niente male. Com’è che alla mia scuola non c’erano scontri con robot assassini?

 

Rockslide si fa strada tra la folla di robot, correndo tenendo tra le braccia Mercury come un quarterback che sta correndo verso la meta…sbattendo a destra e a manca un robot dopo l’altro.

-Così tu e lo sfigato farete coppia, adesso?

-Non ho ancora deciso se uscire con lui, e comunque non sono fatti tuoi.

-Ah, dovresti dargli una chance. Se prova qualcosa di sporco però dimmelo che ci penso io.

-Sei un tipo strano ma un ottimo amico, Santo.

-Sì, è questo il mio problema. Hey Sentinella! Ti piacciono i classici? Guarda un po’ questo Lancio Speciale!

Mercury condensa la propria forma in una palla da football, che Rockslide lancia con tutta la sua forza. A metà tragitto Mercury si trasforma in una lama acuminata, che unita alla velocità del lancio è più che sufficiente per causare alla Sentinella una lobotomia robotica istantanea.

 

La seconda Sentinella è avvolta da nuvole bianche, a tal punto da muoversi con fatica. Cloud-9 riesce però ormai a controllare il proprio potere quanto basta per riuscire ad immobilizzarla, specialmente quando Satiro si complimenta appoggiando casualmente una mano sulle sue spalle.

-Niente male, Abby!

-Lo…lo pensi davvero?

-Sì, ancora un po’ di pratica e potremo confonderti con una mutante con un potere vero. Stà a guardare.

Satiro allunga una mano, concentrando il proprio potere telecinetico. Quando la chiude, la testa della Sentinella viene stritolata fino ad essere resa inservibile.

-Et voilà, un nemico in meno.

-Niente male. Ancora una pratica e riuscirai a non sembrare uno stronzo quando fai l’eroe.

Satiro vorrebbe rispondere a tono alla compagna di classe, ma il frastuono creato dalla tempesta di sabbia che ha avvolto la terza Sentinella lo distrae.

La sabbia sta rimuovendo uno dopo l’altro gli strati di metallo, fino a rivelare lo scheletro del robot. La macabra scultura resta immobile, senza più un solo muscolo idraulico per muoversi, e Dust riprende con tutta calma la propria forma umana senza dire una parola.

-Wow. A volte, quella ragazza mi spaventa.

 

Una scarica elettrica abbagliante colpisce l’ultima Sentinella. E’ stata lanciata da Surge, il cui corpo avvolto da milioni di volt di correte sembra microscopico rispetto alla torreggiante Sentinella. Eppure è il robot gigante a fermarsi, quando il flusso di energia inverte la propria direzione e la grande macchina da guerra si ritrova priva di potenza.

Surge resta di fronte alla testa della Sentinella, che si inchina come un drago che è appena stato addomesticato. Con un ultimo rilascio di energia, la testa della Sentinella esplode.

-Game over, Arcade.

 

Con le quattro Sentinelle distrutte ed i suoi migliori robot ridotti ad una marea di rottami, ad Arcade non resta altro che recuperare la testa di una delle Miss Locke ed allontanarsi lentamente verso l’uscita.

Sulla sua strada ci sono Wither e Layla Miller. Nessuno dei due sembra particolarmente felice della sua performance.

-Non fate un altro passo! Se mi torcete un solo capello l’intero complesso esploderà!

-Sta bluffando.

-Ne sei sicura? – chiede perplesso Wither.

-Fidati, sono Layla Miller. So molte cose.

-D’accordo, mi arrendo – concede Arcade, alzando le mani e lasciando cadere a terra la testa di Miss Locke.

-Non mi piace. Mi sembri più il tipo da tentare un qualche trucchetto all’ultimo minuto – risponde Wither.

-Sono un assassino prima di tutto, ma anche uno showman: bisogna sempre chiudere una puntata con un cliffhanger. In questo caso, il finale è sorpresa è che i Guardiani non mi hanno assoldato per uccidervi. Volevano che vi tenessi occupati ed attirassi l’attenzione mentre invadevano la Scuola.

-E’ un altro bluff? Tieni le mani in vista! Layla, cosa ne…Layla, dove stai andando?

Layla Miller ha fatto qualche passo indietro, avvicinandosi all’uscita d’emergenza camuffata a sufficienza da non farsi trovare da chi non sa cosa sta cercando.

-Da qualche altra parte. Arcade sta per esplodere. Addio, Kevin.

Quando Layla Miller si volta, il robot con le fattezze di Arcade esplode con abbastanza forza da rompere la telecamera.

 

Schermo nero. Il simbolo di uno scudo spezzato a metà. La trasmissione riprende inquadrando un uomo in uniforme paramilitare, il cui volto è camuffato da un irreale effetto pixel.

-Buona sera, America. Sono l’Agente Zero, leader dei Guardiani. Secondo i miei dati, quaranta milioni di persone stanno seguendo lo show di Arcade in questo momento. Ora che avete assistito al messaggio ipnotico trasmesso durante il programma, chiunque di voi sia un mutante è ora sotto il mio comando. Attendete ulteriori istruzioni. Le trasmissioni riprenderanno ora il proprio corso; grazie per averci seguito.

Simbolo dello scuodo spezzato a metà. Statica.

Statica.

Statica.

 

FINISCE NEL PROSSIMO NUMERO

 

 

Note

Se la dose di Arcade di questo numero non vi è bastata, correte a leggere Marvel IT Team-Up #14-15 ad opera di Igor e Carmelo!